Stagione venatoria, in Campania si parte a settembre

Approvato il nuovo calendario venatorio per il 2024-2025 in Campania. E non mancano le polemiche da parte dei cacciatori su alcuni punti. Ad approvare il calendario la giunta regionale su proposta dell’assessore Nicola Caputo: «È stato un percorso lungo che ha visto il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati. Possiamo dire di avere a disposizione uno strumento partecipato e condiviso, caratterizzato da soluzioni rispettose di tutte le sensibilità e capace di dare dignità e prospettiva ad un settore strategico per la Regione Campania». Lo scrive oggi la città.

La preapertura della stagione, attraverso la formula della cosiddetta “caccia da aspetto” (appostamento temporaneo), partirà l’1 settembre (e replicata nei giorni 4, 7, 8 e 11 dello stesso mese) per le specie: gazza, ghiandaia, colombaccio. Quindi il 15 settembre, per il germano reale, canapiglia, fischione, codone, mestolone, alzavola, marzaiola, folaga, gallinella d’acqua, porciglione, cornacchia grigia, gazza, ghiandaia, colombaccio, quaglia e fagiano. Per la beccaccia e il tordo, per i quali bisognerà attendere ottobre e per queste due specie terminerà nel primo caso nella terza decade di gennaio nel secondo alla seconda decina di giorni del prossimi primo mese del 2025. Per gli anatidi, si partirà la terza domenica di settembre, avendo chiusure differenziate, tra il 20 e il 30 gennaio, tra le diverse famiglie.

Per il cinghiale, in attuazione della recente modifica legislativa nazionale, il periodo di prelievo è stato ampliato a 4 mesi: si partirà ad ottobre per finire a gennaio. Il maggior tempo di caccia del cinghiale e la preaperture per le specie opportuniste sono state decretate per venire incontro alle richieste del mondo agricolo. Niente prelievo della tortora e del moriglione chiudendo la stagione venatoria il 30 gennaio e non usufruendo della decade in deroga del mese di febbraio